La C. japonica è pianta subtropicale, ed ama quindi estati piovose ed inverni asciutti; tuttavia è resistente al freddo, sino a -15 °C; teme il vento freddo (che la dissecca) e il ristagno d'acqua (che fa marcire le radici), per il resto si adatta a qualunque esposizione. Tuttavia, poiché i fiori, soprattutto se chiari e doppi, marciscono sulla pianta, è ideale la penombra.
Coltivato in piena terra, vuole terreno acido od almeno neutro, non ricco.
In vaso può essere coltivata con torba, terra di bosco e foglie, di castagno o d'erica, riparandola in serra d'inverno. Va rinvasata almeno ogni due anni.
Si moltiplica per talea o per innesto su soggetti ottenuti con talea o semina.
Data la crescita molto lenta di queste piante, la potatura deve essere sempre cauta, a meno che non si voglia far ripartire da zero una pianta troppo accresciuta. La potatura di formazione va fatta subito dopo la fioritura, selezionando tra i nuovi getti quelli che si vogliono tenere, lasciando almeno una gemma. La potatura di pulizia (rami morti o danneggiati, o in eccesso) può essere fatta in qualunque stagione. Gli inglesi dicono che la camellia deve rimanere abbastanza aperta, tanto "da lasciar passare un uccello in volo".