CONSIDERAZIONI SULLA SCELTA DEL MATERIALE DEI PIROLI

Nello scegliere il materiale per i piroli, oltre che basarci sui personali gusti estetici (colore, foggia), dobbiamo considerare le possibili ripercussioni a lungo termine che la nostra scelta, in certi casi, può determinare. E’ una questione legata alla usura per compressione e sfregamento tra diversi legni. Nel corso degli anni la conicità dei fori della cassetta dei piroli (riccio) aumenterà di diametro dato che il gambo dei piroli è di legno più duro (ebano, bosso, giuggiolo o bosso cinese, pernambuco e tutti i legni sostitutivi del palissandro, il cui commercio è vietato). Il bosso europeo è un legno duro e compatto, molto pregiato, un poco più tenero dell’ebano, ma di maggiore consistenza rispetto all’acero del manico. Così, per effetto della usura determinata dalla rotazione e spinta esercitata quando si accorda lo strumento, i piroli tenderanno col passare del tempo ad affondare nel foro del riccio via via più largo, sino ad appoggiarsi in prossimità del loro collarino. Il problema può essere inizialmente risolto montando piroli nuovi di maggiore diametro. Successivamente sarà comunque necessario un intervento di chiusura, foratura e ri-alesatura della sede piroli.

Per rendere più duraturo il meccanismo di accordo, bisogna ottimizzare la fluidità di rotazione e tenuta  dei piroli. Si trovano in commercio  prodotti specifici, chiamati  “ pasta per piroli” di colore nero o marrone. Se i piroli dovessero essere poco “aggrappanti” si possono usare piccole quantità di gesso (per lo scopo è efficace un  gessetto per lavagna).

A differenza di ebano e palissandro, il bosso  viene solitamente tinto con coloranti naturali o chimici. Si rende così necessario un intervento di ritintura dopo aver temperato e adattato il gambo del pirolo.

DIFFERENZE FRA MODELLO FRANCESE E MODELLO SVIZZERO

NELLE 2 IMMAGINI SOTTO: A SINISTRA PIROLO MODELLO FRANCESE (FRENCH MODEL), A DESTRA IL MODELLO SVIZZERO (SWISS MODEL).

SOGGETTIVA LA SENSAZIONE DI MAGGIORE O MINORE COMODITA’ NEL REGOLARE L’INTONAZIONE DELLO STRUMENTO. IL PROFILO FRONTALE E’ PRESSOCHE’ IDENTICO